Forte di Bard

Loreena McKennitt

LA CANTAUTRICE CANADESE AD AOSTA CLASSICA

LOREENA McKENNITT - Per i trent'anni di The Mask and Mirror

Pubblicato nel 1994, The Mask and Mirror è stato definito “senza tempo e trascendente” e lodato per la sua contaminazione interculturale di influenze celtiche, spagnole e marocchine, ed è senza dubbio uno dei lavori più amati della McKennitt che ne parla così: «Questo album è stato per me un pellegrinaggio storico e musicale e sono entusiasta di riportarlo in scena durante il tour estivo in Europa. Questo è un anniversario fondamentale nella mia carriera e non vedo l’ora di festeggiarlo.»
Nel comporlo, Loreena afferma di aver seguito diverse ispirazioni e aver preso in considerazione alcune domande che risuonano nella storia: «Chi era Dio? Cosa sono religione e spiritualità? Cos’è stato rivelato e cosa nascosto, cos’era la maschera e cos’era lo specchio?»

Recensioni

 "...Chi era Dio? E che cos'è la religione, la spiritualità? Che cos'è stato rivelato e che cos'è stato nascosto... qual era la maschera e quale lo specchio?" Così si interroga Loreena McKennitt nel booklet del suo disco del 1994, auto-prodotto dalla sua stessa QuinlanRoad, come tutta la sua discografia.
"The Mask And Mirror" pone, infatti, domande universali riguardo il significato della contaminazione fra culture lontanissime, attraverso un suggestivo affresco musicale della Spagna del XV Secolo. Una ricerca spirituale e spaziale, dunque, narrata dalla stessa lungimirante artista  in un diario di viaggio, presente nel suo booklet: "Attraverso la Galizia, giù nell'Andalusia, oltre la Gibilterra fino al Marocco... Le Crociate, il pellegrinaggio per Santiago". Un concept-album profondamente letterario, ricco di possibili interpretazioni, come i grandi poemi cavallereschi: si narra la storia di quel polo mercantile che intrecciò le storie dell'Islam, del Cristianesimo e dell'Ebraismo. La sintesi è resa fedelmente dalla ricca struttura armonica dei brani: la già affermata soprano, raffinata e lirica, che ha posto su un piedistallo colto e aulico il patrimonio folk ricordato dalla sua arpa celtica, diviene anche interessante e notevole compositrice. Difatti, concludendo il delicato percorso iniziato con il precedente "The Visit", la cantautrice canadese riesce a fondere strumenti peculiarissimi delle più disparate tradizioni, creando un felice amalgama di eclettismo, orecchiabilità e ricerca popolare...
Continua a leggere su https://www.ondarock.it
 

"C’è da sempre in ognuno di noi un desiderio vivo e pulsante, che nasce, cresce e si sviluppa nel nostro animo e nel nostro essere. Il ritorno a casa è qualcosa che ci appartiene in maniera ancestrale e da sempre ci infonde sicurezza, calore e tante certezze che spesso sembrano sfuggire nel frastuono della vita di tutti i giorni. Ci dà soprattutto pace e restituisce quei confini che magari troppe volte ci sembrano persi o sfocati nella nostra realtà così frenetica....".
Continua a leggere su  https://www.spaziorock.it/

Informazioni per l’accesso degli spettatori con disabilità

 Le richieste per eventuali spettatori con disabilità motoria devono essere inviate all'organizzazione locale all'indirizzo mail: info@aostaclassica.it . Verranno soddisfatte fino all'esaurimento dei posti disponibili. la persona con disabilità paga il prezzo più basso fra quelli in vendita (46 euro) mentre l'accompagnatore ha diritto ad un ingresso gratuito.
E' necessario avere i nominativi delle due persone e un numero di cellulare e sapere se lo spettatore con disabilità è in carrozzina oppure no. Sono previsti spazi appositamente dedicati.
Entrambi i biglietti si pagano e ritirano alla cassa.
Preghiamo di avvisare nel caso per sopravvenuti imprevisti foste invece impossibilitati a venire al concerto per evitare di togliere la possibilità di assistervi ad altre persone con disabilità.