ABC Trio
Groove significa, letteralmente, “solco”. Il solco tracciato da James Brown, The Meters, Parliament Funkadelic e Rose Royce (il gotha del funk a stelle e strisce, influenzato dai mitici ritmi second line della Congo Square) è profondo, la direzione chiara. Se però sul palco dei grandi della storia del funk c’era una folla di musicisti – la leggenda vuole che James Brown convocasse, a periodi, addirittura sei batteristi –, The A.B.C. sono in tre. Amato, Barbera e Cosentino, un atipico power trio col vibrafono, un vibrafono però vitaminizzato da pick-ups e sintetizzatori che lo trasformano in qualcosa di nuovo.
L’impatto è potente, il suono, più che funk, hard rock: di qui, nel repertorio, gli omaggi ai Led Zeppelin, il gruppo più rock di sempre. The A.B.C. si propone di partire, appunto, dall’abc del groove afroamericano, dalle fondamenta della materia, domandandosi che cosa significhi proporre al pubblico odierno, un progetto funky strumentale. La volontà dichiarata di sperimentare, di creare un ponte tra le radici del genere e le contaminazioni elettroniche dei tempi moderni, rappresenta una possibile identità della formazione: identità future, ancora da scoprire, matureranno seguendo un repertorio eterogeneo e in divenire, che parte dal Modern Jazz Quartet per arrivare ai Led Zeppelin, passando per la lezione funk dei The Meters, in modo leggero e muscolare al tempo stesso. La regola aurea però rimane una: of course, don’t forget to make it groove.
Il trio The A.B.C. è nato nella primavera del 2017, su stimolo dell’allora direttore artistico della Cittadella dei Giovani Enrico Montrosset. La formazione avrebbe dovuto avere vita breve: due prove, un concerto (l’apertura per un evento funk organizzato dalla Cittadella) e
subito i titoli di coda. Così il primo nome – FunChi?, proposto dallo stesso Montrosset – sembrava ben rappresentare la natura e il destino del gruppo: gli allora quattro musicisti, influenzati da quell’iniziale una tantum, esitavano a battezzarsi e ad annunciarsi alla scena
locale, preferendo restare in un misterioso anonimato.
Quindi, FunChi? Funky. Se il gruppo custodiva un’identità segreta, celata da quel punto interrogativo, la sua identità artistica è sempre stata pubblica. Maurizio Amato (Synaptic Collapse, Good Vibes Trio, Momó Orkestra, Tamtando, Fantȏmas Quintet), Lorenzo Barbera (Synchronos Duo, Synaptic Collapse, Good Vibes Trio, Fantȏmas Quintet) e Matteo Cosentino (Momó Orkestra, Tamtando, Iubal, Fantȏmas Quintet, Erets Quartet+Replicante Teatro) sono musicisti con un vissuto comune, abituati a suonare insieme in più contesti e cresciuti artisticamente in modo collettivo. L’occasione per lasciar cadere la maschera, dopo alcuni concerti su suolo regionale tra il 2018 e il 2019, si è presentata con la registrazione live, sempre presso Cittadella, per il bando Ti regalo una musica di dicembre 2020. Il quartetto era ormai diventato un trio, e si chiamava The A.B.C..
Lorenzo Barbera – vibrafono e synth
Maurizio Amato – basso
Matteo Cosentino – batteria